Classe 3^ D
Evoluzione geologica del territorio del vulcano laziale
Dall'evoluzione geografico-strutturale della zona dei Colli Albani si hanno le immagini che sin dalle elementari, le insegnanti ci hanno proposto per studiare a ritroso nel tempo le fasi della storia che hanno portato all'assetto attuale dell'area in cui viviamo. 700.000 anni fa è iniziata l'attività vulcanica, che si è estinta 670.000 anni dopo. Sono state riconosciute tre fasi principali di eruzione, alternate a peiodi di quiete che hanno dato origine a diversi edifici vulcanici.
In un primo tempo si forma quello TUSCOLANO-ARTEMISIO, seguito dallo sprofondamento del cono e dalla formazione di un'ampia zona depressa: la caldera.
Nella seconda fase si ha la formazione di un nuovo edificio, quello della FAETE, il cui fondo costituisce oggi i campi d'Annibale.
Nella terza ed ultima fase (quella idromagmatica) si determinano diversi centri con la costituzione dei vulcani di Ariccia, Nemi e Albano. Successivamente il vulcano, ormai spento da molto tempo, viene colonizzato da:
PIANTE PIONIERE (ginestre, poi erbe) ® ARBUSTI (Boschi di Q.T.A., tigli, querce ed aceri) ® BOSCHI DI CASTAGNO ® RADURE PER AGRICOLTURA ® COLTURE DI VIGNETI ® URBANIZZAZIONE.
La natura del nostro territorio
Dopo alcuni millenni iniziò, con graduale intensità, l'azione modificatrice dell'uomo: in prima maniera molto leggera, con la raccolta di frutti spontanei e di legna, poi, per rendere più sicuri i primi insediamenti, vengono ricavate radure dalla vegetazione boschiva. La contrazione delle superfici forestali è più intensa a partire dal quinto millennio a.C.
Incendi, pascoli, intensi tagli di legname, colpirono i boschi più vicini ed accessibili, mentre furono ritenuti luoghi sacri quelli più distanti o in zone impervie.
L'espansione agricola, a scapito dei boschi originari di Q.T.A., si intensificò, raggiungendo il suo apice nell'epoca Romana in cui si ricavarono strade viarie e successivamente nell'epoca dei Comuni tra l'11° e il 12° secolo.
Dal 17° secolo circa, viene introdotta una nuova specie forestale: il castagno, molto diffuso per motivi economici. L'espansione della coltura del castagno nel vulcano laziale rimane la principale modificazione del carattere ambientale che ha interessato il paesaggio vegetale originario. Successivamente le colture di vigneti ed in parte di uliveti hanno contribuito alla diminuzione dei boschi. Ai nostri giorni la causa della diminuzione di boschi dipende dalla urbanizzazione del territorio. Sono state emanate leggi di tutela fondate sulla necessità di conservare patrimoni ambientali irripetibili, che testimoniano l'evoluzione e la storia naturale del nostro territorio.
Bibl.
- "Il parco dei Castelli Romani" Coopsit
- "Il vallone di fontan tempesta" Bassani - Liotti
Internet: i colli albani Liceo Vallauri (disegno)